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Vele hike&fly

Ho iniziato a volare in parapendio grazie alla passione per la montagna. Nel 2008 avevo appena fatto i primi lanci con il paracadute, ed esternavo la mia soddisfazione ad un conoscente, allora anche vicino di casa Roberto P., socio del locale club di volo, che, a conoscenza della mia passione ed esperienza in montagna, mi disse “visto che ti piace la montagna, visto che hai provato la bellezza di stare per aria, il parapendio potrebbe essere il tuo sport, perché non vieni a vedere? domenica facciamo una giornata dimostrativa ecc.ecc.”. Nel 1985, durante una sosta al rifugio Gonella (sulla via italiana al Monte Bianco, a 3071m), vidi il decollo di un deltaplano, che dalla piazzola andò subito in picchiata verso il sottostante ghiacciaio del Miage, ma più che “volo” mi diede l’impressione di un qualcosa simile all’odierno “base-jumping” e non mi attirò molto. Accettai l’invito di Roberto andando al decollo del Caio ancora con quella visione in mente, ma vedere invece deltaplano e parapendio decollare senza apprezzabile perdita di quota mi stupì immediatamente, ed il pomeriggio stesso, invitato dal presidente del club Alessandro R. in campetto, sotto la supervisione sua e dell’istruttore Fabio F., feci i primi gonfiaggi ed il primo microvoletto a mezzo metro da terra con la loro preoccupazione “giù i freni, giù!”. Iniziò così la mia passione per il parapendio, che continua tuttora.

Già allora conclusi il corso con un’attrezzatura abbastanza leggera, una selletta con airbag invece della voluminosa e pesante mousse ed una vela leggera, la Ozone Swift (prima versione), che appena uscita attirò la mia attenzione visto il peso di soli 4 kg invece dei 6 kg circa delle altre vele allora in commercio. Dal 2009, anno di uscita della Ozone Swift, ad oggi (2021) numerose case costruttrici hanno ampliato la loro produzione includendo prodotti leggeri, ed attualmente è possibile scegliere su una gamma di vele abbastanza vasta da soddisfare i piloti più esigenti.

In questi anni ho volato diverse vele ma quasi sempre leggere o “light”; pur avendo volato anche vele “normali” le trovo troppo inerti preferendo la maneggevolezza delle vele leggere; chi invece è abituato con vele normali troverà le vele leggere troppo nervose e ballerine, per cui se volate una vela normale e passate ad una vela leggera aspettevi tale sensazione. Durante il decollo le vele leggere salgono più facilmente, cosa utile in decolli piccoli; il decollo rovesciato si effettua anche in assenza di brezza senza problemi; hanno di controparte il fatto che appoggiate per terra è sufficiente una brezzolina perché comincino ad agitarsi e a sollevarsi da sole quasi a voler dire “dài, andiamo!”, ma qualche piccolo accorgimento come ripiegare le estremità è di solito sufficiente per tenerle a freno, tenendo anche presente che per la loro leggerezza di solito sono sufficienti le “A” centrali per sollevarle, accorgimento utile anche quando la brezza in decollo è sostenuta. Sempre in decollo, se la superfice di appoggio è molto umida (erba bagnata, neve) in brevissimo tempo la vela leggera assomiglierà più ad un sacchetto dell’umido, per cui occorrerà tenerla a terra il minor tempo possibile, non essendo prudente volare con una vela bagnata; tuttavia, come si bagna velocemente, altrettanto velocemente si asciuga all’aria. Anche i cordini, sguainati, sono più delicati di quelli con guaina, per cui si dovrà prestare la necessaria attenzione a piantine, rametti e ovunque si possano incastrare. In atterraggio non ho trovato particolari differenze tra vele normali e leggere (pur avendo l’impressione che le vele leggere possano essere maggiormente frenate, ma potrebbe essere solo una sensazione); in ogni caso è bene che il pilota conosca il comportamento della propria vela a bassa velocità, al limite dello stallo, utile per atterrare in spazi ridotti (le “orecchie” sono comunque sempre utili).

Nell’elenco seguente, non esaustivo, vengono elencate alcune vele che, chi vorrà cimentarsi nell’hike and fly, potrà prendere in considerazione. Sono volutamente escluse vele basiche o monosuperfice; in sostanza sono presenti vele con cui è possibile effettuare anche voli di cross, ma sufficientemente leggere (sotto i 4kg) da poter essere agevolmente trasportate in una attività hike and fly; viene mostrata solo una misura “media”, per altre misure e altri parametri consultare il sito del produttore. Nello schema sono presenti anche vele di classe C e D; ovviamente la scelta della vela dovrà essere effettuata valutando attentamente le proprie capacità.

Nello prospetto viene indicata, nell’ultima colonna, il numero dei cordini che il pilota ha a disposizione per controllare i cordini “A”; valore normalmente non presente nelle normali tabelle riepilogative nei vari siti web, ma comunque deducibile dallo schema presente nel relativo manuale (voce “line plan”). A parere personale è preferibile orientarsi nei modelli con 3 cordini per poter eseguire sia le piccole orecchie tirando un cordino che le grandi orecchie tirando due cordini: con le grandi orecchie effettuate su vele a 3 cordini “A” la superfice portante della vela è minore di quella realizzabile con le orecchie su vele a 2 cordini “A”, e pertanto anche la velocità di discesa sarà maggiore consentendo, in caso di necessità, di uscire con più facilità da forti aspirazioni.

marca e modello cl.  vela kg    tot kg   sup.m²   all.   cassoni A
Advance https://www.advance.swiss/en/
🪂 XI B 3,8 80-100 25,7 5,60 57 3
🪂 Omega X-Alps 3 D 3,6 85-97 22,8 6,95 63 3
GIN https://www.gingliders.com/
🪂 Calypso B 3,8 75-95 24,4 5,05 47 2
🪂 Explorer 2 B 3,9 75-95 24,0 6,07 59 3
Niviuk https://niviuk.com/
🪂 Ikuma 2P B 3,6 75-95 24,0 5,70 61 3
🪂 Klimber 2P D 2,8 75-93 21,5 6,95 64 3
Ozone https://www.flyozone.com/
🪂 Swift 5 B 3,8 75-95 25,2 5,55 57 3
PHI https://phi-air.com/
🪂 Tenor Light B 3,4 75-95 25,0 5,14 50×2 2
🪂 Maestro X-Alps B 3,4 75-95 24,9 5,56 60×2 2
🪂 Allegro X-Alps C 3,6 75-95 23,8 6,03 72 2
Skyman https://www.skyman.aero/en/
🪂 Crosscountry 2 B 3,9 70-95 25,0 5,60 61 2
Sky Paragliders https://sky-cz.com/en
🪂 Apollo 2 light B 3,6 74-94 25,1 5,59 55 3
Supair https://www.supair.com/en/
🪂 Step light B 3,9 80-100 26,0 5,70 61 3
🪂 Savage C 3,8 75-95 24,5 6,50 67 3
Triple Seven (777) https://777gliders.com/
🪂 K-light B 3,9 75-95 26,4 5,40 51 3
🪂 R-light B 3,8 80-95 25,3 5,60 61 3
UP (Ultralite Products) https://www.up-paragliders.com/en/
🪂 UP Lhotse 2 B 3,2 75-100 24,4 5,70 53 3
🪂 UP Kangri B 3,9 75-100 23,5 6,30 57 3

Nell’elenco è presente l’Advance Omega X-Alps 3, nota per essere stata più volte ai vertici della classifica X-Alps, di classe D come la Niviuk Klimber 2P, di soli 2,8 kg; è prudente comunque che tali vele vengano prese in considerazione solo da piloti esperti.

Tra le altre vele la più leggera è la UP Lhotse 2, di soli 3,2 kg, una B intermedia e pertanto adatta anche a chi vola saltuariamente, purché ne prenda iniziale familiarità. Le “A” sono controllate da tre cordini, di cui ne è stata descritta l’utilità. Personalmente volo la UP Lhotse (prima versione) da oltre tre anni, alternandola con la UP Trango X-Race, e sono convinto di aver trovato la “mia” vela ideale per l’hike and fly. È bene comunque che ognuno si faccia la propria opinione e scelga in base alle proprie preferenze.

Naturalmente una vela leggera dovrà essere abbinata, per quanto possibile, ad una analoga attrezzatura leggera, la cui scelta potrebbe essere più compicata della vela: selletta (che sia sempre con airbag o protezione simile! aperta? chiusa?), emergenza (mai farne a meno! tonda? quadrata? pilotabile?), casco, zaino (o selletta reversibile?), strumentazione (è sufficiente un piccolo variometro o è preferibile un display gigante cartografico?), radio (ci sono anche modelli che trasmettono le coordinate GPS), tracker o localizzatore GPS (satellitare? telefonico? apposita app? durata batterie?), eventuale attrezzatura alpinistica (anche non arrampicando, un lungo cordino con moschettoni per scendere da una pianta o un dirupo in caso di emergenza?), ecc.ecc., insomma tutte cose che contribuiscono ad aumentare il peso sulle spalle, ma la cui scelta ci dovrebbe consentire di poter effettuare il più agevolmente possibile, ma con propria e altrui serenità, la propria attività sia “hike” che “fly”.

GP

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